Dieta SIRT del gene magro, i cibi bruciagrassi

Ideata da due nutrizionisti inglesi e testata da alcune celebrità, la dieta Sirt promette di far perdere in una settimana ben tre chili. Vediamo da vicino come funziona e su cosa si basa.

I suoi ideatori sono AIDAN GOGGINS e GLENN MATTEN. Entrambi nutrizionisti, hanno maturato grande esperienza nell’ambito dell’alimentazione e del benessere. 

Cos’è la Dieta Sirt

Sirt, la dieta del gene magro presenta un regime alimentare innovativo, si basa infatti su un gruppo di nutrienti scoperti solo recentemente, capaci di attivare una famiglia di geni che esiste in ciascuno di noi: le sirtuine. L’effetto delle sirtuine è così profondo che sono chiamate “ super regolatori metabolici”. Le sirtuine influenzano infatti la nostra capacità di bruciare grassi, l’umore e i meccanismi che regolano la longevità. L’attivazione delle sirtuine, garantita clinicamente dalla dieta Sirt, produce gli stessi effetti benefici del digiuno senza gli svantaggi. A differenza di molte altre diete, che dicono cosa eliminare, la dieta Sirt – basata su scoperte scientifiche recenti e innovative – dice cosa inserire nell’alimentazione. Per questo è più facile da seguire e mantenere rispetto a qualunque altra dieta.

Cosa Promette

dieta sirt

Secondo i suoi ideatori e sostenitori, con la Dieta Sirt del gene magro, molti cibi che solitamente vengono esclusi dalle altre diete, qui vengono consigliati, come ad esempio cioccolato, vino rosso e olio extravergine di oliva. Inoltre è una dieta che attiva naturalmente il metabolismo, senza faticose sedute in palestra.

La promessa più rivoluzionaria di questo regime, a mio avviso, è che seguendo la Dieta Sirt, è improbabile che si abbia fame : i “cibi Sirt” contribuiscono a moderare l’appetito del cervello. Quindi basta depressione e cattivo umore per perdere peso. Insomma, secondo i due nutrizionisti inglesi in una sola settimana sarà possibile perdere fino a 3,5 kg! Vediamo come.

I Cibi della Dieta Sirt

cavolo riccio, kale

Per mantenere attivo il metabolismo e dimagrire secondo gli ideatori della dieta Sirt nei menu quotidiani non devono mancare mai cibi come cipolla rossa, olio evocavolo riccio (Kale), prezzemolo. Ma anche peperoncino, fragole, capperi, tofu, tè verde, caffè, noci, vino, curcuma, cioccolato. Questi alimenti sarebbero in grado di stimolare naturalmente il metabolismo.  Le ragioni? Secondo gli ideatori della dieta Sirt sono capaci di attivare i cosiddetti “geni della magrezza” o “della longevità”, chiamati sirtuine. Si tratta di un gruppo di proteine alleate della linea. Mimano infatti gli effetti della restrizione calorica. Aiutano a regolare il metabolismo. Inoltre, aumentano la massa muscolare, cioè quella magra. Infine migliorano lo stato di salute generale dell’organismo.

Cosa Fare

La dieta Sirt è suddivisa in due fasi. La prima fase dura 7 giorni. Nei primi 3 giorni si devono consumare tre succhi verdi a base di cibi Sirt e un pasto solido, per un totale di 1000 calorie giornaliere. Nei successivi quattro giorni invece bisogna consumare due succhi e due pasti solidi, per un totale di 1500 calorie al giorno. La fase successiva della dieta è quella di mantenimento che dura due settimane. In questa fase bisogna consumare un succo verde e tre pasti solidi sempre a base di cibi Sirt.

Funziona Davvero?

Questo regime è salito alla ribalta grazie alla cantante Adele, che dice di aver perso 30 kg grazie alla dieta del gene magro, senza soffrire fame e depressione. La comunità scientifica invece è come sempre molto critica nei confronti di diete che promettono perdita di peso in breve tempo, sostenendo che un dimagrimento troppo rapido potrebbe causare conseguenze anche gravi alla salute, oltre alla concreta possibilità di riprendere altrettanto velocemente i chili persi.

Io ho personalmente provato questa dieta per 1 settimana e nonostante abbia anche ottenuto una discreta perdita di peso, 2 kg, non è così facile reperire gli ingredienti per i succhi verdi. Infatti in Italia, a differenza di Inghilterra ed USA, il cavolo riccio non è affatto diffuso. La sensazione di fame inoltre non sparisce affatto, anzi nei primi giorni è molto difficile non lasciarsi andare.

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