Salmone: benefici e valori nutrizionali

Il salmone è uno dei pesci più apprezzati. Caratterizzato da carni rosate, morbide e gustose, è considerato molto pregiato. Presente in diverse versioni sulle tavole italiane e non solo, è contraddistinto da specifiche proprietà benefiche. Se vuoi sapere qualcosa di più in merito, seguici nelle prossime righe e scopri la guida che abbiamo creato sul tema.

Valori nutrizionali

salmone

Iniziamo a parlare del salmone analizzando i suoi valori nutrizionali. La prima cosa da dire al proposito è che si tratta di un alimento molto calorico. Le carni del salmone, infatti, sono ricche di proteine e lipidi. Entrando maggiormente nello specifico, possiamo ricordare l’alto valore biologico delle proteine, che contengono tutti gli amminoacidi essenziali.

I grassi, invece, sono polinsaturi e appartenenti al gruppo omega 3. Tra gli altri pesci caratterizzati dalla presenza di questi grassi buoni è possibile ricordare lo sgombro e le aringhe.

Il salmone non contiene fibre ed è caratterizzato dalla presenza di colesterolo. Continuando a parlare dei valori nutrizionali di questo pesce, è fondamentale citare la vitamina B, ma anche il contenuto di sali minerali come il fosforo e il selenio.

Quando si parla del salmone, è il caso di ricordare anche il contenuto di sodio, estremamente basso fatta eccezione per il caso del salmone affumicato.

Per quel che concerne l’apporto calorico, 100 grammi sono caratterizzati da circa 200 – 280 kcal. Ecco, nello specifico, le percentuali di principi nutritive contenute in 100 grammi di salmone

  • Acqua: 70 grammi circa
  • Carboidrati: 1 grammo
  • Proteine: 18 grammi circa
  • Colesterolo: 59 mg circa

Salmone: proprietà

Come già ricordato, il salmone è un pesce caratterizzato da importanti proprietà benefiche. Tra queste è possibile ricordare i benefici per la salute dati dalla presenza dei grassi omega 3. Questi lipidi svolgono un ruolo molto importante, in quanto prevengono la formazione di colesterolo cattivo LDL, preservando la salute del cuore.

I grassi polinsaturi, inoltre, permettono di ridurre il rischio di declino cognitivo. ll salmone, inoltre, contiene importanti quantità di vitamina D. Questa sostanza è fondamentale per ottimizzare l’assorbimento del calcio e per favorire la mineralizzazione dello scheletro.

L’assunzione di salmone, quindi, è particolarmente consigliata alle donne over 40, che vivono una particolare situazione di fragilità ossea.

Il salmone non ha particolari controindicazioni. In generale, si sconsiglia di abbondare con l’assunzione in caso di problemi di sovrappeso.

Come già ricordato, questo pesce contiene molto colesterolo. Fondamentale è anche evitare di combinarlo con formaggi grassi.

Il salmone affumicato andrebbe evitato o consumato in quantità ridotte anche in caso di ritenzione idrica.

Abbiamo già specificato che è contraddistinto da un alto contenuto di sodio. Fondamentale, se ci si trova in stato di gravidanza o di allattamento, è consultare il proprio medico curante e valutare se è opportuno o meno assumere il salmone.

Il motivo è molto semplice e riguarda il fatto che questo pesce tende ad assorbire i metalli pesanti presenti nelle acque, in primo luogo il mercurio.

Per consumare con sicurezza questo pesce è essenziale informarsi anche sulle possibile infestazioni parassitarie. Tra i parassiti più comuni è il caso di ricordare l’Henneguya salminicola. In caso di infestazione, la situazione è visibile nel tessuto muscolare. La manifestaione principale è la presenza di cisti contenenti un fluido lattiginoso.

Dove vive il salmone?

dove vive il salmone

Quando si parla del salmone, è molto interessanti soffermarsi sulle zone in cui vive. Questo pesce è tipico dei Mari del Nord, in particolare di quelli della Norvegia. La prima parte della sua vita, però, trascorre in acqua dolce.

Il percorso che porta il salmone dall’acqua dolce all’acqua salata comporta una muta travagliata. Il processo in questione deve avvenire secondo tempi ben precisi. Il rischio, in caso contrario, sarebbe la morte dell’esemplare.

Dopo un periodo di permanenza in mare, i salmoni affrontano un ulteriore viaggio per tornare in acqua dolce. Qui, nel luogo in cui nascono, si riproducono nel corso della stagione invernale. Grazie al loro olfatto estremamente sviluppato, riescono a riconoscere la zona precisa.

I luoghi dedicati alla riproduzione dei salmoni sono solitamente caratterizzati da un’acqua molto bassa. Una volta completati i processi di riproduzione, il 40% dei maschi muore. Le femmine, generalmente, sopravvivono, ma meno dell’1% affronta una nuova migrazione. Allo stato naturale si trova soprattutto in Alaska, dove sono vietati gli allevamenti.

Concludiamo ricordando che la pesca avviene durante il percorso di risalita dei fiumi.


APPROFONDIMENTI

Le proprietà benefiche del salmone, ma in generale dei crostacei, sono innumerevoli come l’Omega 3.

È possibile assumere le stesse proprietà in modo diverso ma ottenendo gli stessi risultati. Un esempio sono gli integratori, come Rite Flex Omega 3 olio di pesce. 

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